VAS Lombardia sulle Vie d'Acqua, sin dalla presentazione del progetto da
parte di Expo 2015, insieme con i comitati cittadini, Italia Nostra e l'allora
Consigliere Regionale Enrico Marcora denunciammo che quel progetto era una
medicina indigeribile in quanto si discostava totalmente dal progetto “VIE
D'ACQUA” che aveva fatto scegliere l'assegnazione a Milano quale sede di Expo
2015.
VAS Lombardia ha maturato la convinzione, con l'esperienza della lotta al
progetto di Expo 2015, della poca inclinazione culturale alla democrazia
partecipata, visto che ogni suggerimento di Vas ed altri non ha mai avuto
dignità di risposta, facendoci maturare la brutta idea che già era stato tutto
deciso in modo definitivo da un gruppo ristretto nelle chiuse stanze.
L'annuncio del delegato del Sindaco Pisapia, On.le Confalonieri, che
promette migliorie e bonifiche, da ragione alla nostra opposizione ed ai nostri
suggerimenti ma, risulta tardivo ed insufficiente. Le cosiddette migliorie non
guariscono le ferite che subirebbero i parchi Trenno, Bosco in Città, Parco
delle Cave e Parco Pertini. Perchè a giugno 2013 allorquando, dietro richiesta
di Expo 2015, dopo aver ottenuto dai docenti del Politecnico la fattibilità
delle modifiche proposte non se ne fece nulla? Perchè è stato mentito alla
Sovrintendenza, che quando aveva esortato Expo ad utilizzare i fontanili
esistenti, risposero che era una via impraticabile? Ci pare che, chi ha redatto
il progetto “Vie d'Acqua”, non aveva idea del fossato che doveva attraversare.
Con le proposte di utilizzo di gran parte dell'esistente si sarebbe risparmiato
molto.......Adesso con le opere già appaltate, eventuali modifiche farebbero
enormemente lievitare i costi. Chi paga? Lo chiediamo a Pisapia e Maroni.
Per Vas Lombardia
Francesco Tusino e Alfio Rizzo